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Navigazione e Orientamento in outdoor

LE MIGLIORI APP (per smartphone)
provate sul campo e messe a confronto

di
Mountaineering Academy  ©Avalco Travel 2023

 

 

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NOTE IMPORTANTI
1) Nel pubblicare questo articolo non abbiamo alcun fine commerciale  nè usufruiamo di sponsorship di alcun genere. Le app testate le abbiamo acquistare di tasca nostra.
2) L’orientamento e la navigazione in outdoor richiedono molta esperienza e abilità tecnica. Quanto scritto in questo articolo è da ritenersi soltanto a titolo informativo, a beneficio dei praticanti outdoor che si assumono in proprio  ogni responsabilità nell’utilizzo sul campo delle app menzionate. Consigliamo a chi si avventura in outdoor di non affidarsi esclusivamente alle app per l’orientamento e la navigazione,  e in ogni caso di avvalersi dell’assistenza di una guida certificata ed esperta del territorio.
3) Questo articolo non ha pretese di completezza nè di rigore scentifico. Chi volesse segnalarci eventuali errori, omissioni, o anche soltanto suggerimenti utili, può scrivere a club@avalcotravel.com.
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PREMESSA

Per l’orientamento e la navigazione in montagna, e in generale in ambiente outdoor, ci sono oggi decine di app (gratuite e a pagamento) per i nostri inseparabili smartphone (Apple e Android).
Su internet si leggono centinaia di recensioni di  queste apps … dunque, perchè  aggiungerne qui l’ennesima ?  E’ presto detto:
-a) la maggior parte delle recensioni non ci hanno soddisfatto: sono spesso incomplete, o poco tecniche, o imprecise,  a volte testate sul campo in maniera superficiale;
b)  alcune recensioni hanno scopo prevalentemente commerciale, con l’obiettivo di promuovere un prodotto specifico;
c) la maggior parte dei test sono stati condotti “in ambiente soft”, quindi in aree più o meno antropizzate, senza pericoli oggettivi rilevanti, e pensati per un utilizzo amatoriale (se non addirittura ludico)  piuttosto che professionale.

A noi interessava invece scegliere poche apps, già  sicuramente ottime secondo la  nostra esperienza e per reputazione, e farne un test  sul campo  in condizioni reali “severe”: ambiente remoto in alta montagna, assenza totale di connessione internet e copertura telefonica,  scarse possibilità di sopravvivenza in caso di perdita dell’orientamento, e utilizzo anche professionale (per es. Guida alpina con clienti, operatore del soccorso alpino, ecc.).

Senza alcuna pretesa di metodo scientifico,  abbiamo considerato le seguenti app (in ordine alfabetico): AllTrails , AlpineQuest, FatMap, GaiaGPS, Geographica, Komoot, OsmAnd, OutdoorActive (ex ViewRanger), Wikiloc.
Per il test e recensione completa ci siamo ulteriormente limitati a:  AlpineQuest, FatMap, GaiaGPS, Komoot, OsmAnd:  quelli a nostro avviso più efficienti (secondo i parametri citati nel seguito) e già utilizzati dal nostro staff durante le uscite sulle Alpi e nei viaggi e spedizioni all’estero.

Chiaramente esistono altre app, magari altrettanto valide; tuttavia, riteniamo che la maggior parte di esse  offrono caratteristiche e funzionalità simili. Per esempio, MapyCZ è un’ottima app, ma molto simile a Komoot;  abbiamo testato Komoot e non MapyCZ semplicemente perchè la prima è largamente più diffusa della seconda.
Infine, abbiamo escluso dalle nostre valutazioni altre app specialistiche (ossia focalizzate su una particolare attività o funzione) e/o  poco diffuse, per esempio SkiTourenGuru, che offre le funzioni base di orientamento e navigazione, con un focus sulla stima del pericolo valanghe in Svizzera, oppure PeakVisor, focalizzato sulla identificazione delle montagne a vista, oppure Relive che ha l’obiettivo primario di realizzare un video con sorvolo 3D della traccia realizzata e relative  foto scattate lungo il percorso.


DIFFERENZA TRA ORIENTAMENTO E NAVIGAZIONE

“Fare navigazione” significa avere a disposizione sulla mappa un itinerario da seguire, ottenuto con una delle seguenti modalità:
a) dalle nostre impostazioni sulla destinazione da raggiungere (la app fornisce il percorso suggerito, come nei navigatori per auto);
b) da un percorso generato sulla mappa da noi in fase di pianificazione (con gli strumenti offerti dalla app stessa);.
c) da file già disponibile nella app o caricato da fonti esterne (generalmente in formato gpx).
Praticamente tutte le app per smartphone offrono una discreta efficienza nella navigazione, anche se con gradi di precisione variabili.
Per “orientamento” si intende invece la capacità di individuare la nostra posizione attuale sulla mappa,  e simultaneamente stabilire “dove siamo” sul territorio e dove è il nord. L’orientamento è più complicato della sola navigazione, poichè richiede maggiore precisione nel posizionamento gps e della bussola, oltre che maggiore dettaglio delle mappe.
La capacità di orientamento è di particolare importanza quando non si fa contemporaneamente navigazione (nessun itinerario su app da seguire), e/o quando non ci sono percorsi visibili sul terreno (nessuna strada o sentiero evidenti, come spesso succede su terreno fortemente innevato) né elementi precisi di riferimento (come potrebbe essere un edificio, un ponte, un valico, ecc.)

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PERCHE’ USARE UNA APP PER ORIENTAMENTO  E NAVIGAZIONE ?

Per alcuni decenni abbiamo esplorato le montagne del mondo soltanto con mappe cartacee (quando disponibili !), bussola, altimetro e solo successivamente apparecchi GPS satellitari. Ancora oggi mappa cartacea-bussola-altimetro sono utili per l’orientamento e indispensabili per ragioni di sicurezza. Ormai tutti sanno (o dovrebbero sapere)  che le app per l’orientamento e la navigazione  sono da considerarsi strumenti di supporto, ed è sbagliato affidarsi esclusivamente a queste. Infatti:
– le app sono basate su algoritmi relativamente sofisticati, ma non esenti da errori;
– lo smartphone è uno strumento non sempre affidabile (la batteria può esaurirsi, il display può funzionare male o per niente con il freddo, molte funzioni  non sono attive offline e possono subire guasti…):
– lo smartphone dispone di antenne GPS poco efficienti.

Dunque, un apparecchio GPS dedicato (come Garmin, Magellan, TwoNav, ecc.) è sempre la scelta migliore, specialmente in zona remota e/o  in ambiente severo (per esempio alta quota, neve, scarsa visibilità, terreno complesso) e per utilizzo professionale. Esso offre migliore precisione nella posizione (specialmente in condizioni difficili: aree coperte, fogliame, umidità o pioggia/neve), maggiore durata delle batterie, efficienza a basse temperature, e in generale maggiore robustezza.

Tuttavia, uno smartphone di buona qualità e una app specifica per l’orientamento offrono comunque alcuni vantaggi innegabili:
– possono garantire un buon aiuto  nell’orientamento e nella navigazione in ambiente “soft” (uscite in giornata, in zona non remota e in condizioni climatiche favorevoli);
– hanno un grande schermo di facile lettura e funzioni touch-screen semplici e intuitive;
– presentano funzionalità extra (visione 3D, passaggio istantaneo tra diversi tipi di mappe, altri dati associati alla zona quali meteo, valanghe, ecc.) non disponibili su un apparecchio GPS standard;
– vi si possono caricare, con grande facilità, un grande quantità e tipologie di mappe (anche per uso off-line);
– permettono una facile pianificazione dell’itinerario “a tavolino” (prima dell’uscita, e disponendo di connessione internet);
– permettono una facile e immediata connettività con database di itinerari e la community di utenti.


CARATTERISTICHE BASE DI UNA APP

Tutte le app considerate offrono come funzione standard (nella versione gratuita):
– mappa precaricata e possibilità di caricare altre mappe;
– navigazione e tracciatura su display a colori;
– ricerca della location e della posizione attuale:
– possibilità di salvare l’itinerario tracciato.

Alcune app offrono soltanto nella versione a pagamento, in particolare:
– mappe disponibili off-line (senza connessione internet e senza copertura telefonica GSM;
– importazione/esportazione di file degli itinerari tracciati (normalmente nel formato standard gpx);
-possibilità di pianificare un itinerario prima dell’uscita, mediante punti di posizione successivi (waypoints) o tracciatura continua.

A nostro avviso le tre funzioni sopra menzionate sono indispensabili per un impiego efficiente in outdoor che vada oltre il solo aspetto ludico. Pertanto, nel seguito (e nei test) abbiamo preso in considerazione esclusivamente la versione a pagamento delle app (l’abbonamento annuale costa indicativamente 25 – 60 € secondo l’app e le versioni offerte). L’abbonamento garantisce anche molte altre funzionalità più o meno utili secondo le proprie esigenze.

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CRITERI DI SCELTA DELLA APP

Oltre alle caratteristiche tecniche e funzionali sopra menzionate,  vediamo alcuni criteri secondo noi importanti nella scelta di una app per orientamento e navigazione. (Va da sè che il “peso” assegnato ai singoli criteri è del tutto soggettivo e dipende dal tipo di attività outdoor che si va ad affrontare).
Ricordiamo che in questo articolo prendiamo in considerazione soltanto le versioni a pagamento delle app, ma è sempre possibile (e consigliabile) provare prima le funzionalità base con la versione gratuita.

  1. Compatibilità con lo smartphone.
    Quasi tutte le app sono compatibili con i sistemi Android e Apple; consigliamo il download direttamente dal sito del produttore, se possibile, piuttosto che da GooglePlay o AppleStore.
    Come già detto, l’abbonamento annuale costa poche decine di euro, e non pensiamo possa essere un fattore discriminante (salvo forse nel caso di Komoot che è  decisamente più caro della media).
  2. Mappe standard.
    Ogni app offre una mappa standard di default, spesso su base OSM (OpenStreetMap) o OTM (OpenTopoMap), e una serie di mappe secondo la tipologia (topografiche generali, satellitari) e la regione di interesse. Possono essere già precaricate e disponibili sulla app, oppure da scaricare on-line. E’ certamente importante controllare la libreria di mappe disponibili e valutare quali ci servono veramente.
    La mappa OSM è uno standard universale (aperto ai contributi degli utenti) e copre tutto il pianeta, tuttavia le app la riproducono con gradi di dettaglio variabili (linee di quota, rilievi, colorazione, strade e sentieri, ecc.), per cui occorre verificarne la effettiva qualità (ciò è generalmente possibile anche con la versione gratuita della app).
    Alcune app offrono una scelta di mappe, e di qualità migliore, per una zona specifica del mondo. E’ dunque consigliabile verificare in dettaglio quali mappe offre la app presa in considerazione e se queste soddisfano le nostre esigenze.
    Alcune app offrono mappe con diversi livelli particolari anche sovrapponibili (per es. visualizzazione della pendenza, terreno estivo o invernale con neve, pericolo valanghe, info meteo locali), certamente utili secondo l’impiego specifico.
    Da notare che la maggior parte delle mappe arrivano ad una scala massima di 1:25,000 e, zoomando sulla schermo, si otterrà un ingrandimento della mappa alla scala attuale, ma non una maggiore precisione.
  3. Mappe esterne.
    Potrebbe essere utile o necessario caricare mappe di provenienza esterna specializzate, magari di una zona particolare. Occorre allora verificarne la compatibilità con la app e vedere come caricarle (se possibile). A volte la procedura è complicata e non sempre ha successo, a causa sopratutto dei diversi formati di file e le relative conversioni.
  4. Mappa 3D
    Alcune app offrono la visualizzazione della mappa in 3D, ma occorre verificarne la qualità effettiva. La funzionalità 3D è apprezzabile specialmente in combinazione con la visione satellitare (se disponibile) e interessante sopratutto in fase di pianificazione di un itinerario.
  5. Sistema di coordinate.
    Generalmente le app sono impostate di default con il map datum (ellissoide) internazionale  WGS84 e coordinate in gradi/minuti/secondi. Poche  app consentono di cambiare queste impostazioni, cosa necessaria se si devono importare  file e mappe con sistemi diversi, oppure se si vuole utilizzare simultaneamente una mappa cartacea con sistema di coordinate diverso da quello di default.
  6. Utilizzo off-line.
    Abbiamo già detto che questa caratteristica è essenziale, e quasi sempre disponibile solo nella versione a pagamento della app. Occorre scaricare online (con una buona connessione internet) la mappa di interesse, e salvarla sullo smartphone per averla poi a disposizione off-line quando siamo in aree senza copertura GSM (e ovviamente senza internet).
    Quasi tutte le app consentono di scegliere in modo preciso l’area della mappa da scaricare, e nulla di più, per non avere file troppo ingombranti nella memoria del telefono.
  7. Informazioni sulla schermata mappa
    Non tutte le app presentano il livello di scala, cosa invece indispensabile per una navigazione efficace, così come la centratura della mappa sulla posizione attuale, la quota altimetrica, e il passaggio a/da nord fisso/mobile. Utile la bussola e molto utile (per uso professionale) il reticolo con le coordinate long./lat.
    Per orientamento in terreno complesso (presenza di salti di roccia, canyon, ghiacciaio, passaggi obbligati, ecc.) , oppure in condizioni di scarsa visibilità, e sempre per ogni utilizzo professionale, riteniamo indispensabile avere sul display la precisione della posizione e possibilmente anche il  numero di satelliti in uso. Purtroppo questa funzione avanzata, standard sui navigatori GPS dedicati,  è raramente presente nelle app in commercio.
    Infine occorre avere la  possibilità di fissare un segnaposto sulla mappa ,  con visualizzazione delle coordinate e assegnazione di un nome personalizzato (sia in fase di pianificazione che di navigazione/tracciatura  off-line).
    NOTE PARTICOLARI SULLA QUOTA ALTIMETRICA. Si tratta di un parametro fondamentale nell’orientamento in montagna, poichè di fatto è come disporre di una ulteriore coordinata.  A volte,  conoscendo con buona precisione la quota e reperendo a vista un elemento caratteristico (per esempio un fiume), si può stabilire la propria posizione senza alcuna mappa né app ! Purtroppo, molte app derivano da un know-how di tipo stradale, per cui l’importanza della quota è sottovalutata.
    Comunque,  la quota fornita dalle app,  sulla base del posizionamento gps, è risultata abbastanza precisa nei nostri test (+/-25 m in media); anche con altimetro barometrico calibrato è difficile fare di meglio.
  8. Nord fisso/mobile
    Sia nell’orientamento che sopratutto in navigazione è essenziale poter impostare il nord fisso (che punta verso l’alto del display), la scelta obbligata per uso professionale. Solo gli amatori abituati al navigatore auto potranno prediligere il nord mobile. Tutte le app della nostra selezione permettono tale scelta.
  9. Funzioni particolari in navigazione
    Può essere utile avere indicati i POI (Point of Interest) sulla mappa (per esempio: paesi, nomi di strade, passi, valichi di frontiera, rifugi, sorgenti d’acqua, ecc.).
    Qualcuno potrebbe apprezzare anche la disponibilità delle istruzione vocali (come in GoogleMap e nei navigatori per auto).
    Come funzione extra è simpatica la possibilità di scattare foto che saranno associate alla posizione esatta al momento dello scatto, ed eventualmente allegate al file generale della giornata  (insieme con la traccia, waypoints, e altri dati).
    Infine, una funzione particolare e disponibile soltanto su poche app, è la condivisione in tempo reale della posizione (informazione  accessibile soltanto ad altri utenti dell’app preventivamente autorizzati). Questa funzione può essere molto utile per la sicurezza, ma purtroppo non è attiva senza copertura di rete, ossia proprio quando servirebbe di più (zone remote). (In questi casi  per la sicurezza gli strumenti più affidabili sono i telefoni  satellitare, tipo Iridium o Thuraya, oppure i localizzatori satellitari tipo Spot o Garmin inReach).
  10. Importazione/esportazione di tracce.
    E’ una funzione che hanno tutte le app, almeno per i file di formato GPX. Può servire la possibilità di import/export di altri formati (per es. KML di GoogleEarth) e la trasmissione diretta dei files da/a strumento GPS o tablet o altro smartphone.
  11. Database di itinerari e condivisione
    Quasi tutte le app consentono, data una zona, di selezionare percorsi suggeriti e/o caricati da altri utenti della community. Il data base di itinerari può essere più o meno ricco, e più o meno specializzato per attività (escursionismo, scialpinismo, mountain-bike, ecc.).
    La traccia può essere accompagnata da vari dati (lunghezza, tempi di percorrenza, profilo altimetrico, immagini, ecc.)
    Alcune app potrebbero essere scelte anche soltanto in base alla “forza” della community e la quantità e qualità degli itinerari  nel database (per es. Komoot e FatMap).
    Se tenete alla vostra privacy, il consiglio è ovviamente di registrarvi alla app con un nickname; in ogni caso la maggior parte delle app  permettono di limitare  la condivisione delle proprie uscite ad una selezione di utenti o indirizzi email, oppure di escluderla del tutto.
  12. Aggiornamenti
    Le app dovrebbero essere aggiornate il più spesso possibile per:
    – offrire miglioramenti funzionali  e debugging del software;
    – adeguarsi alle nuove release dei sistemi operativi  Android e Apple;
    – adeguarsi ai nuovi format di connettività e scambio dati;
    – inserire nuove informazioni sulle mappe esistenti e offrire nuove mappe.
    Generalmente solo le app più diffuse e ben supportate possono offire quanto sopra con una elevata frequenza.
  13. Sincronizzazione
    Volendo condividere i percorsi generati dalla app e relative informazioni accessorie (foto, parametri di percorrenza, punti di interesse, ecc.) , può essere utile la funzione di sincronizzazione dei dati con altri strumenti (smartphone, navigatori GPS, tablet, PC,…). Questa funzionalità è pure utile quando si è svolta la pianficazione dell’itinerario più comodamente su PC, con tracce e dati relativi, per poi trasferire il tutto automaticamente sullo smartphone.
  14. Batteria dello smartphone
    Le app consumano parecchio la batteria del telefono (secondo le funzionalità attivate, ovviamente). Purtroppo nei nostri test non abbiami avuto modo di rilevare i consumi con sufficiente accuratezza per fare un confronte su questo parametro. In ogni caso, siccome anche l’antenna GPS consuma la batteria del telefono, si consiglia sempre di partire con la batteria carica al 100% e di portare con sè un power bank come riserva.
  15. Affidabilità nel tempo
    E’ naturalmente consigliabile scegliere tra le app più conosciute, con una larga base di utenti, soggette a regolari aggiornamenti e supportate da un’azienda solida.

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ALCUNE APP SELEZIONATE A CONFRONTO

Come già detto, delle  9 app valutate, ne abbiamo provate sul campo 5 : AlpineQuest, FatMap, GaiaGPS, Komoot, OsmAnd. Secondo i criteri sopra  enunciati abbiamo poi elaborato la tabella comparativa in fondo all’articolo.
Tra le 5 apps non testate:
AllTrails e OutdoorActive (ex ViewRanger) sono piuttosto simili rispettivamente a GaiaGPS e Komoot, e probabilmente altrettanto valide (con la sola limitazione di AllTrails nella pianificazione dell’itinerario che è fattibile soltanto su web da PC), ma come già detto abbiamo scelto di testare  Komoot perchè è la app  più diffusa come numero di utenti nel mondo .
Sia AllTrails che OutdoorActive hanno la possibilità di condividere la posizione in tempo reale (con il sistema Lifeline e BuddyBeacon™ rispettivamente  –  vedi sopra la nota su questa funzionalità) e OutdoorActive ha la caratteristica esclusiva di identificare i luoghi a vista tramite la funzione Skyline (però non compatibile con tutti gli smartphone).
Geographica è una app made in Japan che offre una mappa di elevata qualità per il Giappone, l’Asia  e tutto il mondo, ma poche funzioni extra e piccola community;
Wikiloc ha funzioni meno complete di Komoot-AllTrails-OutdoorActive, ma è utile (anche solo la versione gratuita) per il notevole database di itinerari in tutto il  mondo,  sempre in aumento grazie alla vasta community di utenti.


LE 5 APP SOTTOPOSTE A TEST

1: AlpineQuest Pro (vers. 2.35b)
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AlpinQuest è una app disponibile soltanto per telefoni Android e ormai un po’ datata (specialmente nell’interfaccia grafica), ma offre una mappa standard (su base OTM) di buona qualità, oltre che alcune caratteristiche avanzate di tipo professionale.
Tra le mappe disponibili, oltre alla standard si possono scegliere: OSM varie (cycling e altre tipologie) , Microsoft Terrain (per evidenziazione del terreno con effetto 3D), Microsoft Satellite, Google varie, USGS, e  mappe topografiche nazionali di diversi paesi del mondo. E’ possibile aggiungere livelli specifici, per esempio sentieri, strade, ecc
Altre mappe esterne possono essere importate (secondo il formato di file) con il SW Mobile Atlas Creator  (procedura non testata).
Per uso off-line si possono caricare le mappe a disposizione oppure un’area selezionata della mappa sul display (per risparmiare memoria del telefono).
E’ possibile scegliere il MapDatum  WGS84 o MGRS e  coordinate metriche UTM o gradi/minuti/secondi, e addirittura anche sistemi di coordinate nazionali (per esempio per l’Italia Monte Mario 1924 e per la Svizzera CH1903).
Sullo schermo si possono avere la precisione della posizione GPS e il numero di satelliti attivi, l’indicazione delle coordinate della posizione attuale, la quota, la scala della mappa, il reticolo longitudine/latitudine. La bussola è disponibile da menù a parte. Due funzioni utili sono la possibilità di tenere lo schermo sempre acceso e la visualizzazione notturna.
Per quanto riguarda la pianificazione dell’uscita, una funzione interessante è la possibilità di creare il percorso manualmente sulla mappa (con maggiore precisione), anzichè come unione di punti-tappa.
Tutte le caratteristiche sopra menzionate fanno di AlpinQuest una app efficiente per muoversi  in ambiente impegnativo e/o  per utilizzo professionale.
In generale, questa app ci è sembrata un po’ lenta nella acquisizione dei dati, sia nella pianificazione on-line che nell’uso off-line sul campo.
Peraltro, non è disponibile un database di  percorsi suggeriti e non c’è una community attiva di utenti per le condivisioni.
Da considerare il vantaggio del costo, dato che AlpineQuest Pro è una delle pochissime app che (almeno fino al 2023) si pagano una tantum anzichè con abbonamento annuale.

2. FatMAP Explore (versione 3.26.5 / 8000546)

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Questa app ha il punto di forza nella mappa satellitare di default, la migliore che abbiamo visto, visualizzabile anche in 3D con effetti simili a GoogleEarth.
Altre mappe disponibli sono le  OSM (di qualità appena sufficiente), e varie topografiche nazionali (non dell’Italia, per il momento). Peraltro non è possibile importare mappe esterne.
Si possono scegliere diversi livelli speciali di mappe (estate / inverno / pendenze /neve/  valanghe). In particolare, la visualizzazione (di buona qualità) del terreno innevato in 3D hanno reso  FatMap molto apprezzata da  sciatori alpinisti e freeriders.
Purtroppo non sono visualizzabili sul display la quota, le coordinate del punto centrale sulla mappa, la bussola. Il sistema di coordinate è fisso (MapDatum WGS84 e valori in gradi/frazioni di grado).
Una funzione, davvero simpatica e  forse unica tra le apps, è quella di “sorvolo” dell’ itinerario, interessante in fase di pianificazione per farsi un’idea del percorso che si andarà ad affrontare.
In situazioni off-line (assenza di copertura telefonica e internet), questa app ci è sembrata un po’ lenta nella ricerca della posizione e in altre funzioni, forse perchè il software è piuttosto “pesante”.
Gli itinerari suggeriti nella zona di ricerca (trekking, mtb, scialpinismo, ecc.) sono molti e tramite la community è possibile scambiarsi tracce e varie informazioni (NB: FatMAP fa parte del gruppo Strava).
Anche considerando le caratteristiche un po’ limitate e le poche personalizzazioni possibili, riteniamo che FatMAP sia meglio indicata per un utilizzo ludico (piuttosto che in ambiente severo o per scopi professionali) oppure come complemento di altra app in fase di pianificazione (grazie alla ottima mappatura satellitare anche 3D e la funzione “sorvolo”).

3. GaiaGPS Premium (versione 2023.8 / 6732)

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GaiaGPS Premium è senz’altro tra le migliori per un utilizzo in condizioni impegnative, in considerazione della quantità e qualità delle mappe disponibili, della precisione della posizione anche senza copertura telefonica e delle molte funzioni attivabili. Inoltre, la scelta dei menu e delle funzioni sul display è  molto pratica e intuitiva (tra le altre è utile e ben leggibile la bussola).
Oltre alle mappe OSM e OTP, di buona qualità, c’è la possibilità di selezionare la mappa satellitare (discreta) e la visione 3D, oltre che vari livelli specialistici (estate / inverno / pendenze / valanghe). La  scelta di altre mappe di tutto il mondo (anche di qualità topografica) è davvero ampia (però,  almeno al momento, con c’è l’Italia); è sufficiente selezionare quella di interesse e salvarla sullo smartphone per utilizzo off-line.
E’ anche possibile selezionare sul display, a partire dalla mappa scelta, un’area specifica ridotta e salvare soltanto questa (per risparmiare spazio di memoria dello smartphone).
Da segnalare che è possibile caricare (in teoria) qualsiasi mappa digitale di formato TMS, tramite conversione in file json, oppure con software Mapbox. Questa caratteristica, davvero interessante per utilizzo professionale, è forse unica tra le app per smartphone, ma la procedura è complessa e non sempre riesce.
GaiaGPS è tra le poche apps che consentono di scegliere MapDatum e sistema di coordinate, anche se la scelta è limitata a WGS84 (di fatto, lo standard internazionale più diffuso) o NAD27 (in uso in USA e Canada), e coordinate metriche UTM o gradi/minuti/secondi.
Infine, c’è un discreto database di itinerari (trekking, mtb, ecc.) disponibili dalla app e indirettamente dal partner TrailForks.

4. Komoot Premium (vers. 2023.32.4)

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Komoot ha i suoi punti di forza nell’ampio database di itinerari (per escursionismo, ciclismo, e mountain bike) e nella vasta community con la quale condividere le proprie avventure.
Utilizzando un itinerario tra quelli a disposizione, la navigazione è facile e precisa; per chi lo apprezza sono disponibili anche le istruzioni vocali, pure queste precise ma con qualche difetto (per esempio, a volte viene annunciato un errore di percorso che in realtà non c’è).
La  pianificazione a casa (con connessione internet) è altrettanto facile, a patto di seguire i percorsi “ufficiali” (strade e sentieri) e sono molti i dati a  disposizione (punti di interesse, immagini, gradi di difficoltà, tipo di terreno, meteo, ecc.).
La maggiore limitazione sta nel disporre della sola mappa Komoot (di derivazione OSM); non è possibile usufruire di altre mappe o importarle. La mappa standard  offre sì molte informazioni, ma ha  una grafica  non soddisfacente per quanto riguarda terreno e rilievi.  La visualizzazione satellitare è discreta, ma non a livello di FatMAP.  Infine, non c’è la visualizzazione 3D.
Per utilizzo off-line è necessario scaricare la mappa della regione di interesse.
La configurazione del display è decisamente essenziale, mancano dati importanti quali la quota,  le coordinate della posizione, e la precisione del rilevamento (o numero di satelliti attivi). C’è la bussola sotto forma di ago magnetico, ovviamente meno precisa di una indicazione numerica dei gradi. Infine, non c’è modo di impostare un sistema specifico di coordinate.
Quanto sopra ci fa capire  che la app è stata studiata per un utilizzo in zone antropizzate, da parte di utenti amatoriali che stanno sui percorsi definiti e che amano essere guidati con estrema facilità e senza troppi tecnicismi.  Da questo punto di vista, la app è probabilmente tra le migliori e consigliata a chi è alle prime armi nell’avventurarsi in outdoor, oppure a chi resta sempre sui percorsi segnati.
Il  prezzo dell’abbonamento annuale della versione Premium è circa il doppio della media tra le apps; però forse giustificato  dalla quantità degli itinerari offerti, dalla ricchezza delle relative informazioni, e dalla “forza” della community.

5. OsmAnd Pro (vers. 4.4)

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Questa app è creata dallo stesso gruppo di lavoro delle mappe OSM (OpenStreetMap) e OTP (OpenTopoMap),  che infatti sono incluse di default (la qualità è la migliore, tra le app testate,  se viene aggiunta la sovramappa delle curve di livello) e scaricabili  (per uso off-line) da un archivio che comprende praticamente tutte le regioni del mondo.
Non è fornita una mappa satellitare,  e la visualizzazione 3D (ottenibile con il metodo delle due dita sullo schermo) non è certo soddisfacente.
Sono poi disponibili poche altre mappe particolari, ma  è possibile caricare mappe esterne raster e vettoriali tramite il SW OsmAnd Map Creator (procedura non semplice)
Per navigare off-line  in una determinata zona si deve scaricare l’intera mappa della regione e non è possibile salvarne una porzione da schermo, con maggiore impiego della memoria del telefono.
Si possono impostare i sistemi di coordinate WGS84 con  gradi/minuti/secondi, e proiezione metrica UTM,  o MGRS, o svizzera CH1903.
Lo schermo è dotato di scala ed è altamente personalizzabile, con la possiblità di inserire anche la quota;  tuttavia non si possono visualizzare le coordinate della posizione nè la bussola.
Come caratteristiche particolari, e apprezzabili, in fase di tracciatura, citiamo la possibilità di impostare l’intervallo di registrazione e/o la distanza di rilevamento (utile sopratutto per chi ha esigenze di elevata precisione) e di aggiungere note audio e video.
La ricerca della posizione e le funzionalità generali off-line ci sono sembrate buone.
Purtroppo non c’è un accesso diretto a itinerari esistenti; OsmAnd è largamente diffuso e c’è una pagina facebook, ma non una community organizzata per le condivisioni come è invece il caso di Komoot e FatMAP.

LE 5 APP A CONFRONTO – DATI TECNICI

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LE 5 APP A CONFRONTO  – valutazione generale

Nel seguito diamo una valutazione conclusiva delle 5 app sottoposte a test, in base a: qualità della mappa standard, scelta di mappe a disposizione, efficienza nella pianificazione dei percorsi, facilità nella navigazione sul campo, efficienza nell’utilizzo off-line (senza rete telefonica né internet), offerta di itinerari suggeriti e supporto della community.
Naturalmente, ognuno farà una scelta personale secondo le proprie esigenze.
E’ anche perfettamente logico utilizzare più app, per esempio Komoot per individuare itinerari di interesse, FatMAP per pianificare il percorso (con visualizzazione satellitare 3D e funzione “sorvolo”), e successivamente trasferire il file della traccia su una app con mappa migliore per utilizzo sul terreno (AlpineQuest, GaiaGPS, OsmAnd).

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