kit di materiale tecnico per lo sciatore alpinista
Quali attrezzi portare con sé per fare fronte a ogni esigenza
di progressione su ghiacciaio e di arrampicata ?
Nella figura sono indicati gli elementi di un kit minimo di attrezzatura personale per la progressione tecnica su ghiacciaio e brevi tratti di arrampicata mista, tipici dello scialpinismo.
NOTA .
Non sono inclusi: le attrezzature comuni (= di gruppo), come la corda; gli ovvi attrezzi base (sci, bastoncini, pelli di foca, rampanti, ramponi, imbragatura); gli attrezzi di uso specialistico (tipo il Beal Escaper); gli extra attrezzi per arrampicata su roccia (chiodi, nuts, friends, rinvii); gli attrezzi per l’orientamento (carta, GPS, ecc.); l’ abbigliamento; i materiali per un eventuale pernottamento; i materiali di emergenza (quali ARTVA – sonda – pala, coperta di sopravvivenza, kit di primo soccorso e farmacia* ecc.).
(*) Per un approfondimento specifico consulta il tutorial KIT DI FARMACIA E PRIMO SOCCORSO per viaggi e spedizioni.
Passiamo ad una breve descrizione degli elementi mostrati in figura.
Moschettoni a vite
Servono per: assicurazione del primo o del secondo in arrampicata, calata in corda doppia, recupero da crepaccio. Si suggerisce il tipo HMS “a pera”, con chiusura di sicurezza a ghiera, e sezione ad H (quest’ultima caratteristica è utile per fornire un maggiore effetto frenante specialmente su corde sottili). Ne suggeriamo 5; per alcune manovre è utile avere almeno una coppia di moschettoni identici.
Puleggia Petzl ad alto rendimento + puleggia autobloccante Mini Traxion + puleggina di rinvio
Questi attrezzi, sebbene possano sembrare attrezzi troppo specialistici, a nostro avviso sono indispensabili nella manovra di recupero da crepaccio con la tecnica Mariner, se il soccorritore è da solo. Ciò per ridurre gli attriti e dunque la forza da applicare alla corda per il recupero.
Viti da ghiaccio
Suggeriamo almeno 2 viti per persona; meglio quelle in acciaio inox e con manovella. Se almeno una è del tipo lungo (18 cm), può essere utilizzata anche per realizzare un ancoraggio su ghiaccio con la tecnica Abalakov.
Cordino diam. 4 mm per recupero da crepaccio
Serve per realizzare il nodo autobloccante (Prusik o simili) sulla corda in tensione; è sufficiente un anello di 60 cm.
Molti utilizzano cordini in kevlar o dyneema, noi preferiamo quelli in nylon perchè offrono un maggiore attrito sulla corda.
Cordino diam 6 mm per calata in corda doppia
Utilizzato per realizzare un nodo Machard (autobloccante) di sicurezza per la calata in corda doppia. Si realizza un anello con circa 1 m di cordino, ma dipende da quanti “giri” occorre fare intorno alla corda per un efficace bloccaggio. Anche in questo caso preferiamo il nylon.
Petzl Ti-bloc
L’ormai famoso Ti-bloc non può mancare, come attrezzo autobloccante super-leggero di emergenza. Occorre però sapere che tende a consumare la guaina della corda; inoltre non è sicuro oltre una certa soglia di carico. Assolutamente da provare prima di utilizzarlo nelle manovre sul campo.
Cordino diam. 7 mm per recupero da crepaccio
Serve per realizzare il rinvio della manovra del Mariner. Consigliamo una lunghezza di circa 3 m; diametro 7 mm se in nylon oppure anche soltanto 5 mm se in kevlar.
Può essere utilizzato anche per l’ancoraggio su Abalakov.
Cordino diam. 6 mm per longe
Per realizzare la longe, da usare nella calata in corda doppia, occorre un cordino da 6 mm oppure una fettuccia, lungo circa 2 m (ma dipende da come si realizza la longe).
Freno (assicuratore – discensore)
Consigliamo un secchiello a frenata assistita, tipo Petzl Reverso 4, utilizzabile (con due corde o corda singola) per tre tipi di situazione: assicurazione del primo, recupero del secondo, calata in corda doppia.
Per un approfondimento, vedi il TUTORIAL SUI FRENI (assicuratori e discensori).
Anelli di fettuccia per ancoraggi
Suggeriamo almeno due anelli, uno piccolo da 60 cm e uno grande da 120 cm. Il secondo è utile per ancorarsi direttamente agli spezzoni di roccia, o per unire due ancoraggi.
Mammut RescYou (opzionale e in alternativa)
Questo particolare attrezzo sostituisce le puleggie per la manovra Mariner di recupero da crepaccio. E’ utile per il principiante, poichè di utilizzo facile e intuitivo; oppure per la guida che si trovasse da solo a realizzare un autosoccorso.
ATTENZIONE
Quanto scritto nel presente documento è frutto della esperienza del nostro staff e collaboratori, e della documentazione fornita dai produttori dei materiali.
Tuttavia, a causa della estrema variabilità dei molti parametri che influenzano la effettiva efficacia degli attrezzi e delle manovre sul campo, la sicurezza non può essere in alcun modo garantita. Si consiglia di provare personalmente gli attrezzi a disposizione e le manovre in terreno sicuro, prima di utilizzarli in una uscita in montagna. Soltanto una verifica effettuata personalmente con i materiali effettivamente a disposizione, e nella situazione specifica, può dare una minima garanzia di sicurezza.
In ogni caso si consiglia sempre di fare riferimento ai manuali tecnici forniti dai produttori di materiali.
Si raccomanda ai non professionisti di non utilizzare per conto proprio i materiali qui descritti, ma di rivolgersi ad una guida alpina diplomata IFMGA per assistenza sul campo, o di frequentare un corso CAI.
Questo documento ha solo carattere informativo, pertanto né gli autori né Avalco Travel si assumono alcuna responsabilità in caso di qualsiasi danno o incidente relativo all’uso degli attrezzi qui menzionati.