GEORGIA: un paradiso per lo scialpinismo di avventura
Caucaso Meridionale – valle di Gudauri, valle di Mestia (Svanezia), e altre aree
Informativa generale
LA GEORGIA
La Georgia ha acquisito l’indipendenza dalla ex Unione Sovietica nel 1991. Dagli anni 2000 ha iniziato a sviluppare il turismo naturalistico in montagna e al mare (costa del Mar Nero) e quello storico-archeologico (soprattutto per il ricco patrimonio di chiese e monasteri ortodossi risalenti fino al VI secolo).
La catena principale di montagne è ovviamente il versante meridionale del Caucaso, che si estende per circa 700 km dal Mar Nero a ovest al Mar Caspio a est, con molte vette oltre i 4000 m e le principali oltre i 5000 m. La massima elevazione in Georgia è lo Shkhara 5201 m; invece l’ Elbrus 5642 m è interamente in territorio russo.
L’estremità occidentale della catena del Caucaso si trova in Abkhazia, regione giorgiana attualmente occupata dalla Russia (e visitabile solo con un permesso speciale); l’estremità orientale si trova in Azerbaijan.
Poco a sud della linea principale di vette al confine con la Russia, ci sono altre catene montagnose a quote di 3000-4000 m.
Infine, nel sud del paese, sotto l’asse Kutaisi – Tbilisi, si estende il cosiddetto Piccolo Caucaso (con quote massime sui 2800 m), che continua verso sud in territorio armeno. Nei monti Meskefis Kedi, nella parte occidentale vicino al Mar Nero, le recenti stazioni di Bakhmaro e Goderdzi (Adjara) offrono sia cat-ski che eliski, con belle discese in neve fresca da dicembre a marzo.
Come formalità di ingresso nel paese, i cittadini italiani possono fare il visto all’arrivo. Salvo le regioni occupate dalla Russia, si circola liberamente senza problemi di sicurezza.
I georgiani sono famosi per la eccezionale ospitalità, la cucina varia e abbondante, e gli ottimi vini.
SCIALPINISMO E FREERIDE IN GEORGIA
Il versante sud del Caucaso offre ascensioni di grande interesse alpinistico e sciistico, in valli poco frequentate, dove il tempo si è fermato. Le vette arrivano ai 5000 m e presentano pareti e ghiacciai imponenti, a volte raggiungibili solo con più giorni di marcia dal fondovalle e in tarda primavera. I pochi rifugi esistenti sono situati generalmente a quote basse e aperti solo in estate; perciò, per le gite di più giorni, è generalmente necessario rendersi autonomi con tende per i bivacchi, cibo, e gas.
Per uno scialpinismo più mansueto, con gite in giornata e fattibili anche in inverno, occorre stare a quote più basse, mediamente di 1200 – 3000 m.
La prima stazione sciistica in Georgia è stata Bakuriani, nelle montagne del Trialetis Kedi, a circa 140 km a ovest di Tbilisi. Offre 30 km di piste servite da 15 impianti a quote di 1700 – 2700 m.
La stazione sciisitica più grande è però Gudauri, a circa 130 km a nord di Tbilisi; offre 32 km di piste servite da 13 impianti a quote di 2000 – 3270 m. La recente notorietà anche in Europa è dovuta alle discrete possibilità di fuoripista, specialmente nei mesi invernali, e alla discreta ricettività alberghiera.
Tuttavia, il resort da noi preferito è Tetnuldi, di recente costruzione nella valle di Mestia. Offre soltanto 14 km di piste servite da 5 impianti, a quote di 2200 – 3100 m, ma il vero interesse è per gli ottimi fuoripista (anche con linee ripide) su diversi versanti, da dicembre a metà aprile. Il solo limite è rappresentato dalle possibili difficoltà nella ripida strada di accesso, sempre innevata e fattibile solo con mezzi 4×4.
Lo scialpinismo è ancora poco diffuso; infatti i rari frequentatori sono principalmente turisti occidentali. Da una decina di anni però sta crescendo una piccola comunità locale e a Gudauri (e in misura minore, a Mestia) sono disponibili alcune guide alpine del posto (con certificazione GMGA) con buone abilità sciistiche.
Infine, a Gudauri esiste una organizzazione stabile per l’eliski; a Mestia è soltanto occasionale (elicotteri provenienti da Gudauri o addirittura dalle Alpi in assistenza a gruppi privati).
Da diversi anni percorriamo le valli del Caucaso meridionale e proponiamo programmi di viaggio con o senza guida; nel presente documento offriamo alcuni suggerimenti utili (vedi mappa generale in fondo al documento).
Clima e meteo
Il clima della Georgia è complesso, poiché influenzato sia dalla vasta piattaforma continentale russa a nord, che dal mare a ovest. Gli inverni sono generalmente freddi e caratterizzati da copiose nevicate; le estati sono calde. La transizione dall’inverno all’estate è molto più rapida che sulle Alpi, ossia, la primavera è breve.
Per le previsioni meteo, consigliamo di consultare il sito internazionale www.mountain-forecast.com . Le previsioni offerte da questo portale si sono rivelate abbastanza affidabili. In alternativa, consultare il sito norvegese www.yr.no .
Non esiste sul posto un servizio di informazione sulle valanghe.
Logistica.
Per arrivare in Georgia occorre volare a Tbilisi, oppure Kutaisi (quest’ultima più vicina per visitare la Svanezia e il Piccolo Caucaso).
Per muoversi sul posto è raccomandabile noleggiare un’auto 4×4, visto lo stato delle strade. Per un gruppo numeroso si potrà considerare di disporre anche di un autista locale.
Purtroppo, molte montagne splendide e i grandi ghiacciai sulla frontiera russa hanno punti di partenza irraggiungibili in auto. Il solo mezzo possibile, ma quasi mai disponibile e sempre costoso, sarebbe l’elicottero.
Una nota sulle montagne poste al confine con la Russia: ci possono essere posti di controllo in fondovalle (Border Police); in teoria bisognerebbe registrarsi sul posto, in pratica quasi sempre lasciano passare.
Alloggi.
La disponibilità di alloggi è discreta solo nelle valli di Gudauri e Mestia, altrove il turismo è ancora ai primi passi. A Gudauri sono disponibili appartamenti e hotel, tutti situati nei pressi degli impianti di risalita, altrimenti si trovano le più rustiche guesthouse, che offrono anche pasti, e permettono di vivere un ambiente famigliare tipico della cultura locale.
Sicurezza.
In Georgia non esiste alcuna servizio di soccorso organizzato in montagna. Potreste incontrare persone con divisa e distintivo, ma si tratta generalmente di volontari che prestano un servizio occasionale e senza un protocollo collaudato di intervento.
In definitiva, occorre essere autonomi nel autosoccorso, e concordare le modalità di comunicazione in caso di emergenza con una persona o agenzia locale. Consigliabile dotarsi di telefono satellitare, dato che la copertura di telefonia mobile è spesso carente o del tutto mancante nelle zone di montagna.
Per quanto riguarda i pericoli in montagna, sono quelli abituali dello scialpinismo, con l’osservazione che i ghiacciai sono spesso molto crepacciati e a volte persino insuperabili se non con mezzi alpinistici e al prezzo di tempi di percorrenza decisamente lunghi.
Attenzione anche al clima, più freddo rispetto alle Alpi.
Cartografia e guide.
Come mappe digitali, dal sito www.mygeorgia.ge si può scaricare e stampare gratuitamente le carta topografica nazionale al 1:50,000 (in georgiano); esistono anche mappe cartacee 1:50,000 – ediz. Geoland (curve di livello ogni 10 m, ma scarsa rappresentazione delle rocce). Non ci risultano esistere ad oggi guide scialpinistiche complete, nemmeno in lingua russa. A Gudauri c’è un volumetto (in inglese) con una decina di itinerari di scialpinismo e freeride classici, anche con foto aeree, redatti dalle guide locali.
VALLE DI GUDAURI
La valle di Gudauri si raggiunge in 2-3 ore di auto da Tbilisi, seguendo la strada principale che porta a Vladikavkaz in territorio russo. Giunti a Gudauri 2200 m, se la strada è aperta, si può continuare per il Jvari Pass 2379 m e scendere a Stepansminda (ex Kazbegi) 1800 m, l’ultimo paese prima della frontiera. Attenzione: la strada del passo in inverno è spesso chiusa per neve o pericolo di valanghe; inoltre è molto battuta dai camion, per cui sono possibili frequenti code e fermate.
Da Gudauri sono posisbili diverse discese di fuoripista, con accesso dagli impianti o con brevi pellate, a quote poco sopra i 3000 m. Alcune linee arrivano in altre vallate, per cui è necessario organizzarsi per il rientro.
Nella bassa valle ci sono molte gite a quote inferiori, in parte in foresta, raccomandabili nel periodo invernale. La più nota è l’escursione al Monastero di Lomisi, abitato tutto l’anno da pochi monaci ortodossi.
Le gite più impegnative, a quote di 3000-4000 m, e consigliate in primavera, sono tutte nell’area del Jvari Pass e a Stepansminda (ex Kazbegi). Alcune gite si svolgono su ghiacciaio e possono richiedere 2 giorni con bivacco.
Il villaggio di Stepansminda è un antico borgo di montagna, ben diverso dall’ambiente mondano di Gudauri. Costituisce la base migliore per gite di uno o più giorni, lontano dalle piste
Kazbek
Il Kazbek 5034 m, sulla frontiera con la Russia, è la massima elevazione della regione, e vale di per sé il viaggio. Si sale da Kazbegi in due giorni, con pernottamento al rifugio Bethlemi 3653 m. Il periodo ideale è aprile-maggio.
Consigliamo di dedicarvi 3-4 giorni, sia come eventuale riserva per maltempo, che per l’acclimatamento, che può prevedere la salita e discesa di alcune vette dui 4000 m, alcune con brillanti linee di discesa.
Il Kazbek offre una via normale senza particolari difficoltà (tratto terminale a 40°, eventualmente in ghiaccio), e diverse linee ripide sui versanti sud e sud-est, da valutare bene sul posto, dato che spesso presentano tratti senza neve o in ghiaccio.
Abbiamo anche realizzato la traversata integrale del Kazbek, da sud a nord, molto lunga e complessa, destinata a sciatori alpinisti in ottima forma e determinati.
VALLE DI MESTIA (SVANEZIA)
La valle di Mestia si trova in alta Svanezia, al confine con la provincia russa della Kabardino-Balkariya. Mestia si raggiunge in auto da Kutaisi in circa 4-5 ore e da Tbilisi in 7-8 ore.
In inverno e primavera una strada sterrata (spesso innevata e in condizioni precarie, veicolo 4×4 indispensabile) continua fino a Ushguli 2200 m; in estate si prosegue al passo Zagaro 2623 per poi tornare a sud.
Mestia (quota 1500 m) è il paese principale e l’unico che offre una discreta ricettività. E’ caratterizzato dalle molte torri storiche di difesa, tipiche della regione.
A circa 20 km a est è situata la recente stazione sciistica di Tetnuldi, ottima per i fuoripista, mentre direttamente dal paese una seggiovia porta alla piccola stazione di Hatsvali (raggiungibile anche in auto).
Le montagne della zona sono imponenti, con quote fino a 5000 m e oltre, e decisamente aspre. Sono forse più indicate per l’alpinismo (grandi vie di misto con forti dislivelli e lunghi avvicinamenti) che per lo sci; tuttavia, per lo sciatore alpinista ben allenato e con il gusto dell’esplorazione, offrono quanto di meglio si possa desiderare.
In generale, i ghiacciai e le vette oltre i 4000 m sono accessibili, non senza difficoltà, con un approccio di 1-2 giorni; non essendoci rifugi, è necessario portare con sé la attrezzatura completa per i bivacchi.
Volendo invece effettuare soltanto gite in giornata, restando su quote mediamente tra 1500 e 3500 m, suggeriamo la valle di Nakra, il versate sud delle montagne sopra il villaggio di Etseri, e la valle di Becho.
Quest’ultima in realtà dà acceso anche al Kvishi Glacier e altri ghiacciai al confine con la Russia, con infinite possibilità di
realizzare vette e traversate. Qui si erge anche l’imponente Ushba, parzialmente fattibile con gli sci da parte di sciatori di alto livello tecnico.
Svaneti Range
Questa lunga catena montuosa separa la valle di Mestia dai territori a sud; le vette sono tutte oltre i 3000 m, con la massima elevazione del Laila Peak 4009 m, un obiettivo sciistico interessante e fattibile on 1-2 giorni. Ad est del Laila ci sono altre vette ottime per lo sci, ma con lungo accesso dal fondovalle (St. George).
Mestiachala
E’ la valle che si spinge a nord di Mestia ed offre gite classiche quali la traversata del Chaladi Glacier, e altri obiettivi oltre quota 4000 m sui grandi ghiacciai al confine con la Russia, fattibili in 1-3 giorni con bivacchi in tenda.
Zhabeshi
Questo remoto villaggio di pastori si raggiunge da Mestia in circa 10 km, gli ultimi 4 su strada sterrata molto sconnessa. Dal paese (quota 1620 m) una stretta valle punta verso nord (meglio aspettare che il passaggio sia sgombro di neve, e seguire la traccia estiva).
Dalla valle si può accedere ai molti ghiacciai superiori, con possibili traversate. L’accesso ai ghiacciai può essere difficoltoso e, in alcuni anni, non fattibile a causa di frane e residui di valanghe; può essere necessario prevedere una perlustrazione o comunque disporre di un poiano di riserva.
Tetnuldi
Dagli impianti di Tetnuldi ci sono fuoripista interessanti sui pendii di nord-ovest (possibili discese a Zhabeshi) e sud (con discesa anche fino ad Adishi, e da qui rientro in auto 4×4).
Dagli impianti si possono poi realizzare belle gite sul Lakchkhilda Range, e sul Kasebi Glacier. Lo stesso Tetnuldi 4858 m è un obiettivo realizzanbile in 2-3 giorni da forti sciatori alpinisti (per la via normale) o specialisti del ripido (parete ovest).
Ushguli
Questo singolare e remoto villaggio, a quota 2200 m, è abitato tutto l’anno da poco più di 200 persone. Lo si raggiunge per una strada sterrata impegnativa ed esposta (circa 45 km da Mestia). E’ indispensabile disporre di un veicolo 4×4 ed informarsi prima dello stato della strada (sempre innevata e spesso chiusa in inverno).
Ushguli è un antico borgo storico con le case in pietra e le torri tipiche della Svanezia, dichiarato patrimonio Unesco, assolutamente da visitare. Ci sono un paio di hotel e alcune guesthouse.
Dal paese ci sono diverse gite facili a quote sotto i 3000 m, oppure gite più impegnative (vette o traversate in 1-2 giorni) su ghiacciaio in direzione dello Shkhara 5203 m.
ALTRE REGIONI DELLA GEORGIA di interesse scialpinistico
Svaneti Range, versante meridionale
A sud della valle di Mestia si estende la catena dello Svanetis Kedi. Le vette maggiori hanno quote di 3400 – 3800 m, con la eccezione del Leila Peak che raggiunge i 4008 m. Al contrario del versante nord, non ci sono ghiacciai. Alcune valli laterali permettono un avvicinamento alle montagne, tuttavia è da prevedere una marcia a piedi piuttosto lunga.
Chiora
La valle di Chiora si raggiunge facilmente dalla città di Oni. Ci sono diversi ghiacciai e le vette maggiori superano i 4000 m.
Khevsureti
Questa valle si inoltra a nord di Barisakho e ad est della valle di Gudauri. Si tratta di un’area remota che può essere difficilmente accessibile prima di maggio a causa delle strade innevate. Le vette sono a quote di 3000 – 4000 m.
Tusheti
Questa remota regione si estende a nord-est di Tbilisi, ai confini con la Cecenia e il Dagestan. Anche qui occorre attendere la tarda primavera (solo con mezzo 4×4). Il Tusheti Range vanta vette imponenti, alcune oltre i 4000 m . A Omalo ci sono diversi hotel e guesthouse e una organizzazione di eliski.
Bakhmaro e Goderdzi (Adjara)
Entrambe le stazioni, nella regione occidentale del Piccolo Caucaso, sono di recente sviluppo turistico e offrono servizi di cat-ski e eliski, come sopra menzionato, ma possono essere interessanti anche per lo scialpinismo classico in inverno, con dislivelli di 500 – 800 m. Data la vicinanza col Mar Nero, spesso beneficiano di nevicate abbondanti.
Consulta i nostri programmi:
> SCIALPINISMO NELLA VALLE DI GUDAURI, con ascensione facoltativa al Monte Kazbek,
> SCIALPINISMO IN SVANEZIA: MESTIA
–> Altri programmi di scialpinismo nelle aree limitrofe: Caucaso settentrionale, valle di Bezengi e Elbrus, Armenia, Turchia, Iran.
Altri programmi, viaggi su misura e consulenze:
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